Naturalis concordia
Uomo, natura, tempo e cosmo nella musica medievale
"Il Medioevo non esiste... il Medioevo è tutto e il suo contrario". Con queste espressioni la giovane musicologa Sara Maria Fantini introduce le note di sala del programma di concerto di Ensemble 400, formazione di riferimento per il repertorio antico, che ha recentemente aperto a Genova la conferenza di Alessandro Barbero sulla vita politica di Dante.
La scarsa dimestichezza che abbiamo con la cultura medievale - ossia l'insieme delle molte e varie espressioni di un sapere spirituale che abbraccia quasi dieci secoli - ci costringe ad essere approssimativi o al contrario iper-specialisti, specie quando ci si addentra nell'esplorazione di concezioni filosofico-cosmologiche.
Riguardo alla musica, l'uomo medievale ne considera una valenza che va ben oltre la funzione estetica: è la disciplina che permette di conoscere l’armonia che regola i corpi statici o i fenomeni in movimento.
Musica, matematica e astronomia sono intimamente correlate, dato che il suono e le proporzioni armoniche sono principi costitutivi dell’universo: da Pitagora a Boezio e oltre fino a Keplero, sono moltissimi i sapienti che ci hanno lasciato trattati sulle relazioni tra i suoni della scala musicale e i moti dei pianeti, con frequenti allusioni alla numerologia. Anche nella quotidianità popolare la musica scandisce momenti del giorno e dell’anno, con riferimenti a quegli elementi naturali che per secoli hanno regolato vita e lavoro di generazioni e di cui solo recentemente abbiamo perso memoria.
Oggi ci siamo allontanati da questo pensare ma possiamo avventurarci a ritroso in una storia che ci appartiene, grazie alle suggestioni di antichi frammenti tratti da codici dal XII al XIV secolo e al suono di strumenti copie di esemplari dell’epoca.
(Estratto dalle note di sala del concerto tenuto per il Festival dell'Ascensione - Associazione Noema il 20 giugno 2021)
Biglietto intero € 15 Biglietto ridotto € 10
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